lunedì 23 giugno 2014

Marmolada, Parete Nord - Sci Ripido

Il racconto di come è arrivata questa nuova discesa di Holzer, la quarta per noi quest'anno, non può non essere carico di entusiasmo e sopresa: 16 Giugno arriviamo la sera al lago Feldaia con le idee veramente poco chiare. Vogliamo salire sulla Marmolada con gli sci e poi? Beh, facciamo la via Normale e poi la ridiscendiamo, oppure facciamo punta Rocca e scendiamo o forse no, le facciamo entrambe, forse chissà potremmo salire la Cresta Ovest? Su una cosa siamo abbastanza convinti: non scenderemo la Nord, la diretta Holzer, in fondo la stagione è un pò troppo in là e al telefono dal Rifugio Feldaia ci hanno anche dato poche speranze, per quella dovremo sicuramente tornare. Fosse stato il tempo più certo saremmo voluti andare a fare l'Antelao: Arnaldi e Menini, cima e discesa per la normale ma per una gita del genere serve un meteo stabile: dispiace sì quando si prende ferie che la fortuna giri le spalle, pensiamo...
La sera scende al Feldaia, una sera decisamente fredda, siamo con il Westfalia di Andrea, con una ricca spesa: oltre alla pasta e al sugo questa volta abbiamo una sopressa gigante, del formaggio, del pane (quello lo dimentichiamo sempre presi dalla fretta di fare le cose), qualche birretta ovvio, c'è pure quella. Siamo già stati entrambi sulla Punta Penia, ci godiamo la serata raccontandocela allegramente e mettendo in tavola progetti per l'estate, la gita di domani è giusto così per dire ci siamo mossi un pò. Ma si sa...la vita riserva sempre belle sorprese e noi abbiamo potuto godere di una di queste! Mattina, dopo il caffè di rito ci avviciniamo alla funivia che porta al Pian dei Fiacconi e ci accoglie una brutta sopresa: la funivia non funziona, non si può salire...orpo: noi ci avevamo contato su quell'appoggio, sennò saremmo partiti prima, verrebbe troppo tardi a salire con le pelli, per un istante l'ipotesi di rinunciare del tutto alla gita ci lascia del tutto sconfortati. Qui il primo segno che la fortuna sarebbe stata dalla nostra parte: passano 10 minuti e il gestore dell'impianto ci urla: "Se venite subito vi faccio salire, dal rifugio mandano giù ora 4 persone", non aveva neanche finito la frase che chiudiamo la macchina in fretta e furia e ci fiondiamo in cassa a pagare la corsa.
In pochi minuti siamo al Pian dei Fiacconi, sci ai piedi iniziamo a salire: il tempo è bellissimo, un cielo azzurro e un bellissimo sole sopra di noi, tutt'intorno come fosse un segno del destino, nuvole: sul Sella, sul Catinaccio, sulle Tofane, sul gruppo del Sassolungo...ovunque meno che sulla Regina! La salite procede senza intoppi, scherziamo, faccio l'ennesimo corso accelerato di tedesco ad Andrea, ci godiamo la montagna, in breve siamo alla crepaccia terminale, togliamo gli sci, calziamo i ramponi e saliamo la bella paretina attrezzata della normale, sbuchiamo in cresta e mettiamo i piedi sulla neve del dolce pendio sommitale.
Alchè...alchè sorgono i dubbi: "Orpo che bella neve" mi dice il buon compagno di gita, "E se andassimo a vederci la Nord? La neve qui è bellissima!"..io rispondo un pò scettico: "Mah non so, qui è buona ma in parete?" la parte meno diretta della parete si vede bene dal Feldaia e la neve non mi aveva dato una grande impressione, poi memore di quanto sentito al telefono, dico ad Andrea che potevamo andare a vedercela ma che io sarei tornato l'anno successivo in Maggio. Lui inizialmente mi da ragione: si possiamo fare come dici tu...poi però insieme camminiamo lo stesso verso la Nord per buttare un'occhiata ed escludere la possibilità della discesa su basi concrete e non su supposizioni...Risultato? La parete sembra veramente in buone condizioni... Ritorniamo sui nostri passi e riprendiamo il cammino per la vetta senza più parlarne...in vetta dopo una rapida stretta di mano come si conviene Andrea fa: "Allora andiamo a farci la Holzer?", io gli rispondo: "Dai ci sto, facciamola!".
Partiamo insieme sul pendio sommitale e subito una sensazione bellissima ci coinvolge: la neve è fantastica, solida, con un sottile strato di bella polverina sopra, tiene benissimo, perette di tirare curve con un sorriso a 35 denti stampato in faccia...facciamo un paio di filmini per documentare queste eccezionali condizioni. Dopo un 2-300m il pendio inizia a cambiare pendenza, dobbiamo iniziare a portarci verso l'attacco che presumiamo essere verso la cresta di uscita della normale, quindi verso la nostra destra. La diretta Holzer, scende la parete dove affiorano diverse rocce, al centro c'è anche un vero e proprio salto e dall'alto l'attacco non è di facile individuazione: il pendio sembra proprio terminare. Come ipotizzato la scelta di spostarsi verso la cresta è quella giusta, si sarebbe potuti passare anche girando a sinistra a scendere ma la sciata ne avrebbe perso, costringendo a derapare e facendo solo una lunga diagonale.
Qui come al solito scendiamo uno alla volta, che dire: i 50° non li sentiamo nemmeno, qualche curva e ci portiamo al di sotto della fascia di rocce affioranti: da qui la pendenza rimane sostenuta per un trattino ancora oltre i 45°, però le rocce scompaiono, il pendio diventa uniforme e termina degradando dolcemente...il che ci mette nella condizione di osare un pò e sciare un pò più al limite di come avremmo fatto in altre circostanze. Io colgo l'occasione e infatti farò il mio errorino per il quale mi dovrò adagiare con il fianco per un istante sul pendio, proprio mentre Andrea mi filmava, penso: "che peccato ,per una volta che ho un filmino di me che scio, c'è un bell'errore alla terza curva"...A parte questi futili discorsi, arrivati sui 2900-2800m sentiamo un bel cambiamento della neve che si fa meno portante e molto pesante, ma ormai siamo in terreno sicuro. Ci fermiamo a guardare il bellissimo regalo che ci ha fatto oggi la montagna e felici come due bambini, ci fiondiamo al Rifugio Pian dei Fiacconi per una robusta mangiata. Dopo aver gozzovigliato a dovere, discutiamo di come potremmo passare il mercoledì e conveniamo che visto il meteo e la discesa appena fatta, ci siamo guadagnati un bel bagno...al MARE!!! Io sono contento all'idea: in fondo vivo in Germania e il mare da Stoccarda è un miraggio, visto che Giovedì e Veerdì vado in Giulie ad arrampicare, penso che sia un dovere approfittare di una "bischerata". Anche Andrea è dello stesso avviso: bagno, sole, relax...
Partiamo dopo l'ennesima giornata perfetta, questa volta una vera e propria sorpresa, per inciso: anche la discesa al Feldaia sarà divertentissima, su bella neve primaverile e fino a soli 100m in linea d'aria dalla macchina!

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