lunedì 6 luglio 2015

Traversata Monte Nevoso (3358m) / Monte Magro (3273m) - Vedrette di Ries, Val Aurina

Dopo un anno e mezzo rimetto piede in Val Aurina, l'occasione è quella di passare un We in compagnia. Andrea, Maurizio e Giorgio che già conosco tengono un corso con il CAI di Udine e con il loro benestare io mi aggiungo: la voglia di andare in montagna c'è dopo un raffreddore e due We al mare, che ci stavano ma che basteranno per un bel pò. Salgo al Rifugio Roma nel Sabato arrivando verso le 12. Fa un gran caldo quindi non sono molto propenso a muovermi troppo, passo qualche ora a godermi il paesaggio, da qui il Collalto (Hochgall) ne è l'assoluto protagonista. Quando il sole si fa meno cocente mi muovo un pò seguendo il sentiero numero 8. Rientro che gli altri comunque sono ancora in giro, presi evidentemente dall'intenso programma. Solo verso le 18.00/18.30 li vedo rientrare. Cena tutti insieme, istruttori e corsisti, le solite due ultime birre e poi non troppo tardi la nanna, la sveglia è presto verso le 5 di mattina: le care vecchie abitudini! In effetti questa della vita da rifugio e delle gite in alta quota estive era una cosa a cui mi sentivo un pò disabituato. Nel 2012 e nel 2013 era quasi la prassi, in particolare l'estate del 2013 era un'abitudine svegliarsi la domenica alle 3.30/4.00 di mattina. Nel 2014 avendo fatto quasi solo Dolomiti, sì ci si svegliava presto ma quasi mai così presto e di solito in macchina! Ovviamente nel Sabato mattina avevo cercato a lungo i tappi per le orecchie a casa senza successo e sperando di poter sopravvivere sono salito senza....grande errore! Adoro la vita spartana da rifugio ma i tappi devo averli con me altrimenti c'è lo spettro della notte quasi bianca. A parte le digressioni: il programma è la cima del monte Nevoso e l'eventuale traversata fino al monte Magro, tutto dipenderà dai partecipanti anche se eventualmente io avrei proseguito con o senza il gruppo.
Poco da riportare: la via che porta alla cima del Nevoso non presenta tratti significativi, sì qualcosa su rocca I forse II grado. Il panorama è fantastico, nonostante la tipica vista lattiginosa dell'estate, si riconoscono tante cime delle Dolomiti, Plan de Corones è in primo piano, quindi dietro parte la Val Badia: Sass De Putia, Puez, Odle, Sella Marmolada, Sass de la Crusc, cima Nove, il gruppo di Fanis, la Tofane, la Croda Rossa d'Ampezzo, il Cristallo, quindi le 3 Cime precedute dalle Dolomiti di Sesto. Sotto di noi in basso la Valle d Anterselva e il Passo Stalle. Insomma una prospettiva del tutto nuova di posti conosciuti! E anche questo è il bello della montagna, come tutto cambia, cambiando prospettiva. Da lì la discesa a tratti attrezzata e a tratti infida per via di terriccio e rocce instabili riporta sul ghiacciaio su una sella che conduce al Fernerkoepfl, si risale anche questa elevazione prima su neve e poi su roccia (placcona facile ed invitante a sinistra, più spaccata sul fil di cresta) da qui ci si sposta al Frauenkoepfl. Ora quest'ultimo rilievo ce lo siamo risparmiati e l'abbiamo aggirato rimanendo sul ghiacciaio per risalire infine al Monte Magro, dalla cartina Tabacco pare invece che si sviluppi una traccia anche su questa elevazione.
Dalla cima Del Magro poi giù per il ghiacciaio al rifugio. Qui sosta obbligata per mangiare qualcosa ma soprattutto BERE (La giornata era stata veramente caldissima!). Quindi discesa alle macchine. Rientro a Bolzano dopo essermi congedato dal gruppo, contento della gita, del movimento fatto, di aver visto posti nuovi e della compagnia...in poco meno di un'ora e mezza sono già a casa nella caldissima Bolzano. Da qui in poi è d'obbligo tenere bene la condizione per i prossimi spero fruttuosi progetti estivi...spero di poter raccontare di molte altre e ben più "ghiotte" avventure.

Nessun commento:

Posta un commento