domenica 13 marzo 2016

Val Culea Integrale - Gruppo del Sella, Dolomiti

Dopo diversi mesi ho finalmente qualcosa da scrivere...e ammetto che non fosse stato per Andrea probabilmente questa gita non l'avrei fatta. Parto poco prima delle 6 di mattina da Udine e mi dirigo ad Arabba dove troverà Andrea e Umberto. Dopo un NON inverno, con pochissima neve e temperature alte, due settimane abbiamo finalmente avuto la migliore nevicata di tutta la stagione sulle Alpi Orientali, di fatto quando ormai avevamo perso le speranze di fare dei canali, ci si è presentata questa bella occasione.
Rieccoci quindi sul Sella di cui ormai abbiamo collezionato diverse imprese per una nuova avventura! Prendiamo una delle prime corse per il Sasso Pordoi, sci ai piedi iniziamo la discesa verso la Forcella Pordoi, da qui tagliamo per arrivare al punto dove è d'obbligo mettersi le pelli e continuiamo a traversare verso il Rifugio Boè (Val de Mezdì). Ci lasciamo alle spalle il rifugio e dopo svariati sali e scendi arriviamo all'imbocco di un canale che dopo una breve discesa (100mm circa) abbandoneremo tenendoci sulla sinistra per risalire un evidente canale (sci inspalla) che porta 100m scarsi più in alto sulla forcella da cui ha inizio la discesa. Chiedo scusa per la descrizione sommaria e mal fatta. Da qui rimessi gli sci ai piedi partiamo per una bella discesa, fatta a tratti veramente su gran neve. Dopo il primo pezzo si sbuca sul terrazzone da qui parte la Val Culea vera e propria, di nuovo una strettoia e poi per pendii più larghi e comodi giù dritti. Passo Gardena è proprio di fronte a noi. In uscita ci si tiene sulla destra a traversare dei pendii che riportano esattamente sulle piste, quasi senza dover spingere.
Non un itinerario impegnativo ma vista la stagione fin'ora vissuta: un bel sospiro di sollievo! Di fatto dalla Marmolada (fine Ottobre) questa per me per diversi motivi è di fatto la prima scialpinistica. Inutile dire che ne è valsa la pena nonostante un Week End passato per la maggior parte in macchina per svariati spostamenti: ma devo dire che fatica, levatacce e arrivi a notte tarda sono stati ripagati da questo bell'itinerario. Spero di riuscire a mettere vicino almeno un paio di gite ancora anche se l'imperativo è quello di rimettersi in forma: con gambe e fiato direi che non ci siamo proprio.

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