sabato 28 settembre 2013

Castore - 4228m - Fianco Ovest e cresta Est

Lasciato nella domenica il Lodge sul Piccolo Cervino, ci dirigiamo verso il Breithornpass, per scendere in Italia attraversando il Grande ghiacciaio di Verra. Il meteo è poco convincente, il lato svizzero sgombro da nuvole, il lato italiano completamente chiuso e avvolto...sul Plateau un vento fortissimo. Mah, al Rifugio Sella dobbiamo arrivare o della traversata non se ne fa nulla.
Ci leghiamo e ci incamminiamo, sono le 5 di mattina circa, meglio vista la bassa visibilità non muoversi proprio completamente nel buio. Passiamo sotto al bivacco Rossi e Volante e ci dirigiamo verso il Polluce: sarebbe stato in programma, ci sono molte altre cordate che stanno salendo. A me il meteo non piace, va peggiorando e chiudendosi sempre di più...propongo a Denis di lasciare stare il piccolo dei due gemelli (anche se più impegnativo del grande) e di puntare direttamente al Castore. Lui acconsente non troppo convinto, alla fine mi ringrazierà della decisione. Alla base della cresta Ovest del Polluce c'è anche una tenda di due "veri" non amanti dei rifugi affollati..ci lasciamo il Polluce alla spalle e arriviamo allo Zwilligjoch (Passo dei Gemelli, così chiamato in quanto dal lato svizzero il Polluce e il Castore hanno una forma pressoché identica.
Ci sono molte altre cordate che stanno affrontando il ripido fianco ovest del Castore. La traccia profonda rende il tutto di estrema facilità, l'unica cosa che però si fa sentire è l'altitudine: festeggiamo nel fianco la nostra prima puntatina oltre i 4000m. Io mi sento bene e in forma, sento l'aria più sottile ma il mio corpo reagisce molto bene e non modifico il mio ritmo, Denis più di qualche volta mi chiede brevi pause. Arrivati alla crepaccia terminale si forma un po' di coda, in quanto quasi tutte le cordate la affrontano con un primo a cui seguono i secondi facendo un'assicurazione dall'alto. Noi procediamo in conserva sicuri di non poter commettere qui errori, in fondo il terreno è buono, la traccia anche, è solo un po' più pendente di 40°. Sbuchiamo sulla cresta sull'anticima...non si vede niente! Da un lato la cresta sembra una scala bianca bella e delineata che porta nell'ignoto, dove sembra che tutto venga inghiottito dalle nuvole in un non rassicurante silenzio..dall'altro non ci fa intuire la vera pendenza ed esposizione dei fianchi Nord e Sud del Castore.
Poco dopo siamo sulla vera cima. Foto di rito, troviamo qui una cordata: Guida e 3 clienti che ci accompagnerà in tutta la traversata, la troveremo insieme ad altre in ogni rifugio e in ogni itinerario. Scendiamo lungo la cresta Est verso il Colle di Felik, la visibilità e bassissima, ma la traccia permette di muoversi sicuri, scendiamo sul ghiacciaio di Felik e scendiamo passando a fianco di Punta Perazzi, solo intuendone la presenza, ma senza poterla vedere! In breve siamo al Rifugio Quintino Sella. Sono le 10.30 di mattina, la giornata finisce già ora...il meteo non farà che rimanere così, anzi verso sera nevicherà pure...solo una mezz'ora poco prima di cena le nuvole si aprono e il sole esce, ma il tutto dura pochissimo.
Il secondo giorno sul massiccio del Rosa è terminato e abbiamo fatto la seconda cima, il nostro primo 4000. Non male pensando anche al giorno precedente. Ci corichiamo non più tardi delle 21.00, il giorno dopo c'è la questione Lyskamm...questione che purtroppo rimarrà aperta: faremo solo il Naso per una via diretta di ghiaccio sul fianco Ovest (non per sputarci sopra, alla fine si rivelerà un itinerario avvincente, ma la Cresta Sud del Lyskamm orientale purtroppo la guarderemo solo dal basso, in una giornata di tempo spledido...succede).

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