venerdì 27 settembre 2013

Torre Piccola di Falzarego - Via Comici

Dopo qualche giorno in Friuli per il mio compleanno, sulla via del rientro per la Germania ho appuntamento con il mio amico Andrea a Cortina d'Ampezzo, lui è sulla via del rientro a Udine da un WE lungo in Val Aurina, io invece in montagna ho bisogno di andare! Un gran bisogno di andare in Dolomiti e di arrampicare. Parto da Udine alle 5 di mattina, il ritrovo a Cortina è alle 7.00. La giornata è bellissima e arrivato ad Auronzo di Cadore il cuore mi si riempie di gioia: le Dolomiti sono illuminate dai primi raggi del sole e si slanciano eleganti e lucenti nel cielo. La magia di queste montagne ha pochi eguali nelle Alpi, ormai avendo girato parecchio specie nelle orientali ma anche nelle occidentali, questa convinzione diventa semplicemente sempre più forte. Siamo al parcheggio della stazione delle Corriere e dobbiamo decidere il da farsi...ci sono un paio di vie al passo Giau che meriterebbero, c'è la Comici alla Piccola di Falzarego...ce ne sarebbero altre ma non abbiamo le relazioni. Per le Dolomiti comunque so di dovermi affidare ad Andrea: conosce ogni gruppo come le sue tasche, sulla Piccola di Falzarego ha fatto quasi tutte le vie ma la Comici gli manca. Ottimo, per me l'occasione è più che ghiotta: non è sicuramente una via di difficoltà all'altezza della fama di Comici, ma è una linea molto bella, su roccia molto buona e comunque rasenta il 5° grado, con i primi 3 tiri sempre sostenuti. Per un arrampicatore pur non di livello come me avere nel "curriculum" una via di Comici è un piccolo orgoglio. Bene è deciso, si parte, lasciamo una macchina a Cortina e via verso Passo Falzarego. L'avvicinamento è molto breve una ventina di minuti, il che fa di questa Torre, vista anche la relativa facilità di molte vie, un obiettivo molto ambito e di solito molto frequentato, oggi per fortuna è un Lunedì.
Arrivati all'attacco dobbiamo solo stabilire chi deve iniziare...il primo tiro si sviluppa dopo qualche metro lungo un bellissimo diedrino, con una bella fessura: io amo arrampicare su diedro, la settimana precedente avevo anche arrampicato da primo su due diedri di 5° grado...mi sentivo sicuro e ispirato, solo un piccolo ostacolo: la mora cinese con Andrea per decidere chi sarebbe partito. Questa volta la fortuna bacia me e contento come un bambino anche se dentro di me con un certo timore reverenziale per la via, mi preparo per attaccarla.
Ricordo molto bene quel primo tiro, ho lasciato un cordino su un piccolo spuntone di roccia prima del diedro, Andrea mi dirà che non ho visto un chiodo..ma io non l'ho visto proprio! Poi lungo l'intero diedro: niente! La bella fessura tuttavia permette di proteggersi molto bene con i Friends, ne lascio uno verso la metà del diedro, ero veramente rapito dai movimenti, non sarebbe stato male proteggere un po' di più mi rimproverà Andrea in sosta...ma mi sono così tanto goduto l'arrampicata che non ci ho proprio pensato, mi sentivo leggero e sicuro, bilanciavo bene, muovevo il bacino alla perfezione e ritrovavo sempre molto bene tutti gli appoggi: fa una certa differenza se nel giro di 8 giorni quella è la tua 4a via! In sosta ci sono ben 6 chiodi!! In quel punto si incrociano anche altre 2 vie e mentre Andrea inizia la progressione altre cordate sono arrivate alla base della parete, come volevasi dimostrare! La Torre Piccola di Falzarego è posta in uno scenario dolomitico di eccezionale bellezza, le 5 Torri, l'Averau, la Tofana d Rozes ancora bianca sul suo fianco Nord, che ci sovrasta, così imponente e severa vista da lì e con il ricordo ancora fresco di una delle più belle scialpinistiche che abbia mai fatto, appena un mese e mezzo prima... Il secondo tiro lo affronta Andrea, sempre difficoltà sul 4 superiore, un tiro molto bello anche se la linea non è così bella e pulita come nel primo tiro, si snoda prima su una paretina tagliando in diagonale verso sinistra, poi bisogna superare un camino. Alla sosta riprendo la progressione da primo sul terzo tiro che si sviluppa sullo spigolo, poi commetto un errore: anziché rimanere sullo spigolo noto 2 pezzi di corda Lilla molto evidenti, sono delle clessidre e senza dare una letta alla relazione mi ci dirigo senza pensarci, finendo una decina di metri fuori via e atterrando nel tiro di 5° grado della via adiacente.
Poco male, mi ricordavo che la sosta dovesse essere su un terrazzino e proprio in corrispondenza della seconda clessidra c'è una bella cengia comoda, penso di essere giusto, Andrea invece mi urla qualcosa da sotto! Mea culpa, faccio la sosta su un bel clessidrone che rinforzo ulteriormente con 2 Friends per non sentirle ulteriormente una volta recuperato il compagno (sono gli "svantaggi" di andare in giro con un istruttore del CAI). Arrivato da me Andrea mi rimprovera di essere finito fuori via però mi fa anche i complimenti perché mi vede proprio in forma e sicuro. Riparte per il 4° tiro e si riporta sullo spigolo, alla fine combinerà in un tiro unico anche il 5°, ma dopo i 3 tiri impegnativi la via molla decisamente e rimane sul 3° grado o forse 3+...certo dopo 3 tiri sul quasi 5° arrivare su un terzo grado...beh sembra di camminare! Riparto io di nuovo nel sesto tiro, ora siamo proprio velocissimi, recupero Andrea che affronta il 7° e ultimo tiro...e siamo in cima!
Per lui è un'arrampicatina di mezza giornata, così per il piacere di...per me non è sicuramente un'arrampicata mostruosa, viste le condizioni, l'accessibilità, ecc...però è la mia prima di Comici! Dalla cima, calatina di 25m in doppia e poi giù per un canalone...in pochi minuti siamo al parcheggio, qui una radler e qualcosa da mangiare sono d'obbligo, quindi rientriamo a Cortina, dove saluto Andrea, prendo su la macchina e mi dirigo verso la Pusteria, purtroppo le vacanze sono finite e devo rientrare al mio dovere in Deutschland...ma con un bel ricordo in più.

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