giovedì 26 settembre 2013

Grossvenediger, cresta Nord - Nordgrat (3666m)

Siamo a fine Luglio e si prospetta un altro fine settimana di tempo stabile e bellissimo, così senza pensarci 2 volte non facciamo in tempo a tirare giù la roba lavata dallo stendino dalla gita sulla Palla Bianca, che c'è da preparare di nuovo lo zaino. Questo giro sono di nuovo solo con Denis, ormai cordata collaudata...lancio la mia proposta di andare ad arrampicare in Dolomiti ma vedendo di non riuscire a convincere troppo il mio compagno, che invece vorrebbe andare da qualche parte in Svizzera in alta quota, rilancio con una gita sugli Alti Tauri: il meteo è più stabile nelle Alpi Orientali secondo le previsioni e avendo anche il Venerdì libero il Grossvenediger si presta molto bene a causa del suo "vicino" più piccolo, il Grosser Geiger. Bene abbiamo il piano, ora dobbiamo solo riservare la macchina dal car sharing, una station wagon perché ci sono le bici da caricare! Il parco nazionale degli Alti Tauri è chiuso al traffico privato quindi gli avvicinamenti possono essere molto lunghi (a piedi dal parcheggio fino al rifugio erano date 5 ore e mezza!)...vero ci sarebbe il servizio di taxi-fuoristrada, anche non molto costoso...che ci porterebbe all'arrivo della funivia carica-materiale del rifugio Kursinger...però con la bici è senza dubbio più bello, poi vuoi mettere il rientro domenica? ...10 km lanciati a velocità folle in discesa fino alla macchina? Nooo non si discute, non dico nulla a Denis del Taxi (sicuro l'avrà già scoperto da solo) e lancio la proposta della bici!
Partiamo carichi venerdì mattina, oggi è il 70esimo compleanno di Mick Jagger, quindi in Radio ci sono solo canzoni dei Rolling Stones...diciamo che è stato per quanto riguarda la musica un gran bel viaggio! Per quanto riguarda la A8 compreso l'anello di Monaco che non facevo da un pezzo un po' meno, solito traffico e cantieri! Giunti al parcheggio, in sella alla bici e via: i primi 40 minuti fino ad una malga di cui non ricordo il nome sono piuttosto faticosi con lo zaino che ci ritroviamo alle spalle, Denis arranca, io salgo senza mettere un piede a terra...ma ammetto di essere al limite (la corda per altro ce l'ho io)...sento una jeep che arriva e rallenta in un punto in cui la strada è piuttosto larga, sento il finestrino che si abbassa e una voce che mi dice: vuoi che ti porto lo zaino fino alla malga? ...era il proprietario della magla in questione..beh un po' frenato dal mio orgoglio faccio un cenno non troppo convinto di sì con la testa...apro il bagagliaio e riconosco lo zaino di Denis!! Beh è stata una manna caduta dal cielo perché fino alla malga la strada non molla! Alla malga recupero gli zaini e aspetto Denis che arriva con 15 minuti di ritardo, rimontiamo sulla bici e ora fino a poco prima dell'attacco della funivia l'intero persorso si svolge su un falso piano, in leggera salita...perfetto! Poi appunto quasi in fondo la pendenza aumenta e gli ultimi tornanti li ho fatti con bici a spinta. Denis ha i soliti 10-15 minuti di ritardo, lo aspetto mentre il cielo non promette nulla di buono, quindi legate le bici saliamo, per il rifugio ci vuole ancora un'ora e mezza...sta per arrivare un temporale e noi siamo ormai in ritardo per la cena. L'ascesa al rifugio per me è una tortura...inizio ad accusare stanchezza così all'improvviso e devo abbassare il ritmo, poi forse il freddo, la bici e la settimana di lavoro in ufficio, il viaggio in macchina...o chissà che cosa e mi muovo sempre più lentamente, devo fare pause ogni 10 minuti...non mi succedeva da tempo un calo del genere. A cena mangio la zuppa calda ma il secondo non riesco a mandarlo giù, non perché non sia buono ma perché non riesco a masticare nulla, sento solo stanchezza e brividi...e sono preoccupato per la gita. Vado a dormire il prima possibile dicendo a Denis, che per il giorno dopo non ci sarebbero stati problemi...lui forse dubbioso mi fa cenno di sì, stabiliamo l'ora della sveglia e della colazione e via a nanna. La notte passa benissimo, prendo subito sonno avvolto nelle coperte e con i miei fedeli tappi per le orecchie, la camerata dove siamo è immensa e pressoché vuota, abbiamo un sacco di spazio. Il giorno dopo alle 4 ci svegliamo...sono molto contento perché mi sento in formissima e pieno di forze. Colazione veloce e grossomodo tra le 4.30 e le 5.00 siamo fuori, è già chiaro, non ci serve la lampada frontale.
Il percorso prevede di raggiungere il ghiacciaio come per la via normale, risalirlo muovendosi verso sud, stando sulla traccia della normale...poi intorno ai 3000 metri o forse qualcosa di più, non lo so faccio confusione con la Palla Bianca forse...perché anche qui bisogna traversare a destra su un pendio che si fa via via più ripido e conduce alla cresta rocciosa. La differenza però sostanziale con la Palla Bianca è che qui la cresta è composta da splendidi blocchi di solidissimo granito che è un vero e proprio piacere arrampicare. Iniziamo slegati, però incappiamo subito (forse sbagliando nel rimanere fedeli alla cresta) in un paio di passaggi alquanto esposti da arrampicare in discesa...alchè propongo una conserva con ancoraggi, in tedesco "am laufenden Seil", cioè con la corda che scorre, proprio perché non si costruiscono soste, si arrampica legati in contemporanea e si cerca di avere almeno un paio di solidi ancoraggi in cui rinviare, che il secondo avrà cura di recuperare.
A parte il primo ingannevole pezzo il resto della cresta è puro divertimento, senza pensieri, ci si gode il panorama, si sta su un secondo grado sostenuto con passaggi di 3° e molti tratti si cammina...fino a poco prima della cima, dove si lascia la cresta e si arrampica a destra di questa su una bella placca appoggiata che valuterei di 3° grado, in molte guide è dato come 3+...mah. Qui ci sono un paio di chiodi e una sosta, ancora pochi passi e dopo buone 6 ore di cresta siamo in vetta. Il panorama anche qui è grandioso, dal Grossglockner alla Val Aurina. In discesa praticamente corriamo e in un'ora e mezza siamo al rifugio.
Il giorno dopo, faremo il Grosser Geiger per la cresta Nord Est...sempre ottima roccia, e arrampicata divertentissima: difficoltà max 3+...però lunghezza non confrontabile, quasi una passeggiata, un tiretto di 40 minuti per la cima.

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