mercoledì 12 marzo 2014

Un giorno di Marzo sul Sella, Canaloni Joel, Larsei e Holzer

Giovedì sera, sono le 19.00 e sono ancora in ufficio a Stoccarda, riunione con tutti i capi e i colleghi, io però scalpito, la giornata è stata lunga e impegnativa, ma non è ancora finita: stasera appena potrò lasciare lo studio si parte....un Week End lungo in Dolomiti con Andrea. In programma? Tante cose, io però dovevo soprattutto riuscire a volare a casa, prendere la macchina e correre verso Sud, 5 ore di viaggio trampando quando possibile sulla A7 (siamo in Germania, che piaccia o no, qui non c'è il limite di velocità). Sento Andrea verso mezzanotte e mezza mentre sto scendendo da Passo Gardena, direzione Corvara in Val Badia. Devo trovare un posto dove passare la notte, il giorno dopo andremo sul Sella dal Passo Pordoi ma di guidare fin là ormai non ho più voglia, inoltre avevo una mezza parola con il mio amico di trovarsi a Corvara. Poco male, mi dirigo verso il Passo Campolongo, poco fuori dal paese dopo le prime curve individuo uno spazio promettente dove parcheggiare: fatta si dorme qui. Prima di 4 notti allo stato brado, di vita in macchina e con gli sci ai piedi. Mangio qualcosa e mi infilo nel sacco a pelo.
Mattina, mi dirigo al Passo Pordoi, il tempo è splendido, parcheggio, mi metto su un caffè e mangio del Muesli godendomi il sole. Andrea mi arriverà con un'ora e mezza di ritardo rispetto all'orario stabilito...ammetto di aver avuto il tempo di accumulare un pò di nervoso nell'aspettare invano e vedermi passare davanti orde di sciatori pronti per il divertimento. Alla fine le mie preoccupazioni rimarranno infondate: riusciremo a fare tutto quello che avevamo in programma con ottima tempistica per le condizioni della neve (il Joel forse avremmo anche potuto aspettare un pò di più per trovarlo perfetto ma poi l'avremmo pagata sul Larsei), inoltre non incontreremo molta gente, le mete da noi scelte sono già relativamente selettive sebbene l'Holzer è un "must" per chi bazzichi il Sella, nonostante rimanga impegnativo.
CANALONE JOEL _ Dall'arrivo della Funivia si scende verso la forcella Pordoi, da qui si risale in direzione del Piz Boè, si prende la stessa traccia che usano tutti per andare verso la Val de Mezdì, solo che la si lascia molto, molto prima, proprio poco dopo la forcella si risale un pendio per forse una cinquantina di metri e si arriva all'attacco. Il canalone parte subito pendente arriva ai 45° e le prime curve sono già impegnative, noi lo abbiamo trovato solcato e con la neve ancora un pò troppo duretta. Quando si arriva alla strettoia essendo il canalone in quel punto tendenzialmente in ombra, la neve cambia completamente diventando polverosa, quindi nonostante lo spazio ridotto quel tratto lo abbiamo trovato ben sciabile, in uscita nessun problema, ci siamo tenuti a destra andando a ricongiungersi con la discesa classica che dalla forcella Pordoi riporta al Passo.
CANALONE LARSEI _ Di meno facile individuazione, lo scendiamo per secondo, dalla Forcella Pordoi si riprende la traccia che porta alla traversata per raggiungere la Val de Mezdì, questa volta si abbandonerà quella traccia in corrispondenza della sella che davanti alla cresta Sud-Ovest del Piz Boè (per risalire il breve tratto abbiamo messo su le pelli), da qui il canalone si trova tra la punta Larsei e la Joel (non sono del tutto sicuro di questo), il canalone parte come un vallone piuttosto ampio e poco pendente che da modo di incassare qualche curva e scaldarsi un pò. Dopo il primo tratto il canale si restringe e diventa molto pendente, scesi ancora un tratto è talmente stretto che non rimane molto spazio ai lati con gli sci di traverso: in questo punto c'è una calata che però noi non abbiamo fatto, non necessaria vista la grande presenza di neve. A valle di questo tratto il canalone si apre in un vallone che punta diretto all'Ossario del Pordoi. in questo itinerario abbiamo sciato sempre su ottimo firn, perfetto orario, non un'ora troppo presto o troppo tardi.
CANALONE HOLZER _ La giornata non è ancora finita, ci manca lui, il Kaiser...se non per la difficoltà elevata ma inferiore rispetto al Larsei, il canalone Holzer è un "trofeo" ambito per ogni amante del ripido e non può mancare nel proprio curriculum. Aspetto questo momento da tempo, da quando sono venuto a conoscenza di questo canale. Lo troviamo in condizioni a dir poco eccezionali: ottima neve polverosa, 50° nei punti più ripidi e non sentirli, saltando ogni curva. Questa è stata la discesa più bella della giornata, così bella che ero pronto a rifarla appena arrivato alla fine. Anche qui la calata in doppia è saltata, il masso che ostruisce il canale non lo abbiamo proprio visto, ci siamo passati sicuramente sopra. Il canale termina in Val Lasties, da qui ci si tiene sulla sinistra e si discende un altro bel vallone, molto semplice e si arriva sulla strada, tenendosi ancora a sinistra si arriva agli impianti che permettono di rientrare al Passo Pordoi. Noi però giunti sulla strada abbiamo puntato direttamente il rifugio presente per brindare con una bella radler e mettere finalmente qualcosa sotto i denti. Primo giorno perfetto con 3 canaloni fantastici in saccoccia, riprendiamo le macchine contenti e andiamo verso La Villa, qui facciamo un minimo di spesa e poi davanti ad un'altra Radler decidiamo con calma il da farsi. Alla fine il piano è qualcosa di veramente unico nel suo genere, è deciso: si va al Passo delle Erbe, l'obiettivo è il canale Nord del Sass De Putia, una linea di almeno 500m che arriva ai 50° con una calata in doppia. Ma questa è un'altra storia....

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