mercoledì 21 agosto 2019

MERCOLEDì 14 Agosto - Trondheim/Atlanterhavsveien

Al mio risveglio il meteo è esattamente come lo avevo lasciato, nuvoloso e bagnaticcio, è ancora una volta prestino: alle 6:30 ho la sveglia puntata ma come sempre tendo ad essere in anticipo anche se a volte, come oggi, proprio di pochi minuti. Faccio colazione, mi lavo i denti e senza indugio mi dirigo verso la città. Vi entro e trovo parcheggio sopra la stazione degli autobus che si trova adiacente a quella dei treni. Qui in realtà perdo molto tempo per pagare la sosta: ci sono due colonnine automatiche che differiscono in effetti un pelo l'una dall'altra, punto a quella di destra ma inspiegabilmente rifiuta la mia carta, allora non vedendo alternative e non avendo corone con me penso subito di scaricarmi l'ennesima App per il parcheggio, questa è proprio della città di Trondheim e basta e provo a registrarmi. Non esiste nemmeno la versione in inglese ma in qualche modo ce la faccio facendo leva sul fatto che il norvegese scritto spesso non è poi così diverso dal tedesco (diverso è il discorso per il parlato!), solo che creato l'account, non mi prende comunque la carta di credito.
A questo punto sono un pò interdetto: penso che l'unica soluzione sia andare a prelevare, faccio una corsa al bancomat più vicino che dista un 3-400m e torno con 600 corone che mi basteranno per il parcheggio e gli ultimi extra. Tornato alle colonnine però per scrupolo provo quella di sinistra che in effetti più assomigliava a quelle che avevo visto e usato fin'ora, inserisco la carta, il numero di targa e il tempo di permanenza...e la carta viene presa correttamente! Quindi terza morale del viaggio: stai tranquillo e vaglia tutte le soluzioni prima di prendere decisioni affrettate! Vabbè, mi ridirigo verso il centro che in fondo è delimitato su tutti i lati tranne quello occidentale da dei canali quindi è racchiuso e molto semplice da girare: faccio un primo giro ma è presto sono le 8 di mattina e diverse attività commerciali/turistiche devono ancora aprire, decido quindi di tornare sulla strada che dal parcheggio riportava in centro la Søndre gate, perchè avevo visto un caffè simpatico il Café Le Frere su cui era anche apposto il cartello con la scritta "probably the best espresso in the world"...ovviamente penso subito da buon italiano che dovevo andare a verificare di persona, solo che non avevo voglia di un espresso bensì di un cappuccino e di un pò di acqua. Entro e ci saranno stati 3 avventori al massimo e un ragazzo dietro al bancone, la macchina da caffè era una mitica E61 di FAEMA. Saluto e indico un tavolo, il barista mi pare faccia appena un cenno, ma non dice altro. Mi aspetto che venga a chiedermi cosa desidero, non avevo visto scritte di nessun tipo come "ordinare al banco" ma lo vedo alquanto preso dalla preparazione di dolci a base di pasta lievitata e penso di lasciarlo in pace a finire quel lavoro: in fondo non ho fretta, anzi ne approfitto e me ne vado in bagno, torno sù ma lui non accenna a volermi servire alchè il dubbio mi viene, ma lui da buon nordico non dice nulla per avvisarmi che sarei dovuto io andare al bancone. La cosa ridicola è che il locale era sì e no di 30-40m quadri e non c'era quasi nessuno e io e lui ci trovavamo a 3-4m di distanza in linea d'aria. In quell'istante entra una ragazza, si avvicina e ordina mentre già inserisce la carta di credito nel lettore per pagare e lui la serve subito...e ovviamente lì ho capito tutto! Aspetto che abbia finito quindi mi alzo e ordino pure io e a quel punto vengo servito: cappuccino e bottiglietta d'acqua frizzante per 84 corone (Ah giusto: 1 corona equivale esattamente a 0,10euro, quindi 8,40 euro di consumazione!). Posso confermare: la Norvegia costa...costa e basta! In compenso mi arriva un cappuccino da 10 e lode: il caffè buono, la schiuma ottima e anche disegnata con un bel motivo a fiore...e penso a quanto sia difficile in Italia, dove ci consideriamo i cultori del caffè A) Bere un caffè decente, e B) Bere un cappuccino o una qualsiasi cosa con latte schiumato con una schiuma decente. Credo che noi italiani siamo in questo come in altre cose troppo autocelebrativi: il nostro Design è il migliore, il nostro cibo è il migliore, le nostre città sono le più belle, che siamo unti dal Signore con la creatività e il talento e l'amore per il bello...Sarà...ma io sono di tutt'altro avviso: abbiamo diverse cose buone, ma dovremmo essere tutti molto più umili! Tanto per cominciare mi riprometto di scrivere su questo blog del prossimo cappuccino decente che berrò in patria: ma sono sicuro che dovrò aspettare molto e probabilmente per averlo dovrò pagare quanto ho pagato in Norvegia! Me ne esco di nuovo, non sopo una seconda visita ai servizi, già che c'ero le occasioni vanno sfruttate!
Vedo la cattedrale gotica più importante della Norvegia, da qui e da Trondheim partono innumerevoli Sentieri del Pellegrino quasi tutti dedicati a San Olav cioè Olaf II il santo, che fu re di Norvegia e la cui statua troneggia anche qui in città nella piazza principale che per mia sfortuna è un cantiere enorme che si concluderà l'estate del 2020. Giro in lungo e in largo tutte le simpatiche vie del centro comprese quelle che costeggiano i canali e mi dirigo verso il porto dove ho letto esserci un "mercato del pesce". La mia delusione è abbastanza grande quando capisco che in realtà si tratta di una pescheria con servizio take away e con posti a sedere per ordinare a la carte, altro che mercato. Compro degli hamburger di pesce, aringa, merluzzo e salmone uno per ciascuno e anche un'aringa affumicata, poi per fare dei regali prendo anche 4 pacchetti di snack a base di merluzzo essiccato (sembrano delle chips ma ora che le ho assaggiate smentisco, sono solo pezzi di pesce secco e stopposo anche se saporito) e 3 pacchetti di sale artico pensando così di liberarmi delle corone a questo punto inutili che ho prelevato: quando vedo il commesso batterli alla cassa e vedo il conto salire vertiginosamente mi si gela quasi il sangue, sì perchè per quelle 4 cazzate messe in croce, lascio in quel posto maledetto la bellezza di 75euro!!!! Un pacchetto di sale da forse 100g. sono 14 euro!!!!!!! Maledizione ma ormai è troppo tardi e poi mi dico, vabbè in fondo fin'ora ho speso poco e almeno una trappolata per turisti fa parte di qualsiasi viaggio che si rispetti! Si è fatta l'una tra una cosa e l'altra e davanti a me ho una giornata ancora lunga: ora c'è il sole e per il giorno dopo il meteo è più incerto quindi senza esitare inizio il mio viaggio verso Kirstiansund, che è quasi la porta per la strada dell'atlantico cioè "Atlanterhavsveien", una strada che collega 18 isolette che dividono il Kvernesfjorden dal mare aperto e famosa per le sue intemperie e i suoi ponti arditi.
Il pedaggio costa per auto e per una persona 102 o 104 corone cioè 10 euro diciamo. La strada è lunga 8km e deciso di percorrerla per la sua interezza in enbrambe le direzioni: all'andata vado verso Vevang senza soste e registro un video continuo grazie alla fotocamera sul Minitraveller che ho posizionato sul cruscotto. Al ritorno mi fermo nei pressi del mitico ponte curvo, un ponte che sfida la forza di gravità ma che in realtà è più impressionante nelle costruite e volute inquadrature fotografiche che nella realtà e poi faccio ulteriori soste verso Vevang fermandomi di quando in quando a vedere gente comune che armata di canna da pesca insidia i merluzzi dai ponti (tentazione che è venuta anche a me, ma mi sono detto meglio di no che se per disgrazia prendo qualcosa poi non so cosa farmene!) o a godermi il paesaggio e fare fotografie. Un'area di sosta libera mi invita a fermarmi per una sosta prolungata e faccio anche merenda. Nel frattempo sono in contatto con Stefania, una mia ex compagna di classe del liceo che vive a Berlino, perchè la mia idea è quella di chiudere il viaggio con un we nella capitale tedesca, dove 9 anni fa ho vissuto per quasi 4 mesi e che è stata la porta per la mia avventura di vita e lavoro in Germania. Purtroppo quella sera stessa Stefania mi dice che ha un problema personale che la costringe a rientrare di urgenza in italia, quindi mi trovo senza un piano. Avevo in testa che avrei comunque passato la notte di Giovedì in Norvegia ma che poi nel Venerdì avrei guidato per raggiungere Lubecca e nel sabato mattina sarei arrivato a Berlino, ma ora tutto va ripensato. Faccio mente locale sulle alternative: mi passano per la testa diverse cose ma non trovo ancora risposta. Verso sera comunque mi sposto verso l'interno della Norvegia sempre lungo la E6, ho anche ancora un traghetto da prendere. Guido fino ad un'area di sosta di cui non ho segnato la posizione (del resto non era neanche molto meritevole e aveva pure i bagni peggiori che ho trovato fino a quel momento!) ma poteva essere dalle parti di Lora, perchè mi ricordo che ero a poco meno di 200km da Lillehammer. Vado a dormire alquanto stanco e mi riprometto di decidere il giorno dopo il da farsi.

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