martedì 20 agosto 2019

VENERDì 09 Agosto - Nyksund/Svolvær

Mi sveglio ancora con il bel tempo: solo una nuvola fa da cappello alla cresta che dovrò percorrere, faccio colazione e guido nuovamente fino a poco prima del paese dove c'è il parcheggio che serve questo sentiero. "Dronningruta", questo il nome del trekking: è il sentiero dedicato alla regina Sonja che lo percorse nel 1994. Sono solo 500m di dislivello positivo per uno sviluppo di 15km tra andata e ritorno: ovviamente dal mio punto di vista in 4 ore deve essere completo. Mi metto in cammino con un buon passo e subito passo vicino a due laghi: il paesaggio è così diverso da quelli a cui sono abituato, risalgo fino ad una sella sempre seguendo le marcature, tutto ben fatto. Dalla sella parte il bivio, scendendo a sinistra si va a Stø per la costa, ma quella sarà la mia strada di ritorno, rimanendo sulla cresta la si risalirà e la si percorrerà tutta per poi scendere a Stø percorrendo così un anello. Ovviamente opto per questa opzione per motivi che non sto neanche ad elencare :). Risalgo la cresta entrando nell'atmosfera ovattata della nuvola che la avvolge: il sole è subito lì dietro e ogni tanto filtra creando dei giochi di luce sensazionali, a tratti la visibilità aumenta svelando il profilo della costa verso Stø battuta dal vento e costellata di isolette.
Qualche pausa foto è obbligatoria! In certi punti la nuvolosità aumenta e in quei casi ho sempre approfittato per velocizzare il passo e guadagnare tempo. Ad un tratto inizio la discesa e il panorama si apre finalmente verso il paesino di Stø: è uno spettacolo bellissimo, mi devo proprio fermare....ma questa volta non solo per le foto! Non so proprio perchè, ma il mio naso inizia a sanguinare copiosamente, tanto che preso alla sprovvista mi macchio la giacca e i pantaloni che per fortuna sono neri! Mi devo sedere e aspettare che passi con un bel tampone anzi con diversi tamponi, ma se non altro così ho una scusa per contemplare il panorama. Passato l'inconveniente riprendo la discesa qualche minuto più tardi, arrivo a Stø e faccio un giro per il paese. Non c'è molto, se non due agenzie di whale watching: non mi trattengo a lungo, il paesino anche se attivo è molto più freddo rispetto a Nyksund, mi rimetto in marcia per il sentiero costiero che passa anche davanti ad una bellissima baia con spiaggia dove avevo anche già notato dall'alto la presenza di alcune tende piantate, chi era qui si è trovato proprio un bel posto dove stare! Affronto l'ultima salita fino alla sella di partenza e quindi ridiscendo alla macchina. Se all'andata ero sempre da solo, ora vedo diverse persone in giro.
Ho notato subito che le attività all'aperto in Norvegia, complici le lunghe giornate, non iniziano mai prima delle 9-10 di mattina: quindi se si vuole godere di un pò di solitudine basta partire agli orari in cui si partirebbe per le gite sulle nostre Alpi! Del resto tutti i trekking che farò non sono sentieri nascosti o segreti, sono tutti molto noti quindi è impensabile essere da soli. Arrivo al parcheggio a poco più di 4h dalla partenza, sono le 11 di mattina: opto per uno spuntino con l'immancabile caffèlatte e la seconda migliore mela che abbia mai mangiato. Quindi riparto e decido che sarei andato a vedere Andøya, l'isola su cui si trova Andeles dove sarei dovuto arrivare con il traghetto la sera prima. Alchè qui imparo la seconda lezione di vita (in realtà non sarebbe la prima volta che la vivo sulla mia pelle, ma si sa "repetita iuvant"): se qualcosa va storto o se una porta si chiude, guardati intorno c'è sempre un'altra possibilità e magari è anche migliore!
Ad Andøya mi limito ad un giro in macchina fermandomi solo presso il paesino di Bleik noto per la sua lunga spiaggia bianca, l'isola sul lato occidentale è molto affascinante, la strada passa tra il mare e le ripide montagne che vi si stagliano sopra, passata Bleik e proseguendo sul lato orientale è tutto un piattume costellato di rade case e casette, decisamente noioso rispetto a quanto visto prima, quindi tiro dritto e il mio compito per stasera è arrivare a Svolvær finalmente alle isole Lofoten, dove per il giorno dopo ho prenotato una mezza giornata di pesca al merluzzo dalla barca. Uscita molto turistica che mi è costata 894 corone, presso la XXLofoten: senz'altro cercando meglio e con più pazienza potevo fare qualcosa di più "vero", però tutto sommato mi sono divertito quindi va bene, ma questa è un'altra storia. Arrivo a Svolvær in serata e decido di perdere qualche minuto per orientarmi un pò per andare a colpo sicuro l'indomani mattina. Trovo il posto dove poter parcheggiare, faccio un salto al supermercato e al distributore di benzina e mi metto alla ricerca di un posto dove dormire. Inizialmente penso di proseguire sulla E10 verso Ovest quindi lasciandomi Svolvær alla spalle, faccio un 10-15km ma non trovo niente, alchè mi ricordo di un'area di sosta non attrezzata discretamente bellina (anche se non paragonabile a quella della sera prima, neanche lontanamente) prima della cittadina, quindi decido di fare retrofront e tornare indietro. Mi fermo, mi dò una rinfrescata a pezzi con una bottiglia di acqua minerale vista la sudata della mattina e mi faccio qualcosa da mangiare: stasera c'è polenta liofilizzata con il gorgonzola. Vado a letto e per l'ennesima volta non trovo nessun problema ad addormentarmi felice e sereno!

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